Sicurezza

Telecamere in classe, vantaggi e pericoli per docenti e alunni

Telecamere in classe, quali vantaggi e quali rischi? Ormai tutti noi siamo costantemente spiati da occhi elettronici. Le nostre città sono piene di telecamere in barba, molto spesso, alla tanto sbandierata privacy. La scuola dovrebbe essere un ambiente protetto, in particolare se si parla di quella primaria, ma non è detto sia sempre così.

Spesso i media danno ampio spazio a tristi pagine di cronaca, con protagonisti insegnanti che si rivelano violenti nei confronti dei loro piccoli allievi. Quasi sempre alla divulgazione di informazioni e immagini di questo tipo segue un’ondata emotiva e proprio in seguito ad una di queste è stata fatta la proposta di installare telecamere in asili e scuole dell’infanzia (poi estesa da alcuni politici sostanzialmente a scuole di ogni ordine e grado).

Se da un lato forse qualche genitore, grazie alle telecamere potrebbe sentirsi più sicuro nel mandare i figli a scuola, dall’altro va considerato che queste potrebbero rappresentare un pericolo proprio per i bambini da tutelare. A spiegare questo punto di vista il Coordinamento delle scuole d’Infanzia con una nota diffusa a mezzo stampa. Le telecamere in classe, non solo possono essere usate contro gli adulti ripresi in atteggiamenti non consoni al loro ruolo di educatori, ma possono diventare un pericolo per lo sviluppo e la crescita dei bambini.

Secondo il coordinamento scuole dell’infanzia l’installazione delle telecamere nelle aule scolastiche avvierebbe una stagione di controllo sistematico, anche sulle relazioni tra i bambini, oltre che tra loro, docenti ed educatori. L’esposizione dei processi educativi a controlli esterni, spesso peraltro fatti da persone non competenti, potrebbe solo servire a generare una sorta di grande fratello.

C’è poi il grande tema della conservazione dei materiali video e del loro eventuale utilizzo incontrollato, anche per scopi diversi da quelli pensati inizialmente. Quali potrebbero essere gli effetti di una continua video sorveglianza sullo sviluppo dei bambini, che un giorno è bene ricordarlo saranno cittadini socialmente inseriti e con diritto di voto. Difficile dirlo. Potrebbero sviluppare un rapporto di timore, insicurezza e magari vera e propria paura nei confronti delle istituzioni.

Un altro tema da non sottovalutare è quello della libertà di insegnamento dei docenti. Sorvegliare continuamente il loro operato non è certamente un approccio rispettoso. I genitori devono fidarsi degli educatori ai quali affidano i propri figli, se alcuni di questi tradiscono la fiducia concessa devono senza dubbio essere perseguiti, ma non si può limitare la libertà e la dignità di tutti gli altri. Non si può vivere nella paura e fidarsi nel mandare i figli a scuola, solo perché tutto quello che avviene in classe viene filmato.

I comportamenti inadeguati da parte degli insegnanti sono riprovevoli, ma statisticamente rari, la “cura” delle telecamere in classe potrebbe rivelarsi peggiore della malattia.

Alessandra

Web writer nata e cresciuta a Bologna, tra tortellini e canzoni di Lucio Dalla e Gianni Morandi. Studentessa di Lettere Moderne con la passione per la scrittura
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