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Le lauree più richieste dal mondo del lavoro: gli ultimi dati (2024)

Secondo il Rapporto Excelsior tra il 2024 e il 2028 i percorsi di studio più richiesti saranno in ambito economico-statistico, insegnamento e formazione e medico-sanitario

Scegliere il percorso universitario è un momento cruciale per ogni studente, influenzato da passioni, attitudini e, naturalmente, dalle prospettive occupazionali. In un mercato del lavoro in costante mutamento, nelle fasi di valutazione dei vari corsi di laurea è fondamentale quindi sapere quali sono le più quotate. Per aiutare nella scelta, ecco le lauree più richieste dal mondo del lavoro secondo gli ultimi dati.

I percorsi più ricercati dalle aziende

Secondo il Rapporto Excelsior “Scenari per l’orientamento e la programmazione della formazione” tra il 2024 e il 2028 i percorsi di studio più richiesti saranno in ambito economico-statistico, insegnamento e formazione e medico-sanitario. A questi tre principali settori si aggiunge l’intramontabile ingegneria, che con la sua variegata proposta formativa è tra le lauree che permettono un più facile inserimento post laurea con anche un ottimo riscontro economico. Nell’inserimento del personale c’è però un gap molto importante, che riguarda l’età. Sebbene il numero di laureati sia in crescita, l’Italia è ultima in Europa per inserimento lavorativo dopo la fine del percorso di formazione di diplomati e neo-laureati, con il 67,5% di occupati tra i 20 e i 34 anni, a fronte di una media europea dell’83,5%. Questa differenza elevata è dovuta a molteplici fattori, che riguardano sia le scelte fatte a monte in fase di iscrizione sia nella mancanza di competenze trasversali che servono alle aziende in questo momento. Se ci si concentra invece sulla condizione occupazionale dei laureati si scopre che, secondo i dati AlmaLaurea 2024, a un anno dal titolo trovano occupazione il 75,4% dei laureati triennali e il 77,1% dei laureati magistrali. Queste percentuali aumentano analizzando le lauree più richieste.

Lauree in ingegneria

Le lauree in ingegneria sono le più indicate per avere livelli di occupazione elevati. A favorire l’inserimento lavorativo è innanzitutto la varietà di specializzazioni e poi la specificità delle materie studiate, che sono in linea con i settori più in crescita del mercato. In un’epoca dominata dalla digitalizzazione, le lauree in ingegneria industriale e dell’informazione sono le più ricercate, con il 95,6% di tasso occupazionale a 5 anni dalla laurea, seguiti da informatica e tecnologie ICT con il 92,5%. Tra i titoli più richiesti c’è anche la laurea in ingegneria con specializzazione elettrotecnica, una specializzazione essenziale soprattutto per l’implementazione dell’automazione in azienda. Il percorso in ingegneria è anche molto accessibile, perché si può frequentare anche online nelle università telematiche come Unicusano, che propone molteplici corsi di laurea in ingegneria, in linea con le richieste del mercato del lavoro.

Lauree in ambito economico-statistico

Le competenze economico-statistiche vantano una richiesta di personale annua tra le 36.100 e le 39.800 unità. Hanno un tasso di inserimento lavorativo che supera il 91,2% a 5 anni dalla laurea. Le percentuali così elevate sono dettate dall’esigenza, da parte delle aziende, di avere manager preparati in ambito economico e strategico per aiutare le imprese nei processi decisionali, ormai collegati inevitabilmente a dati statistici e analisi predittive, che richiedono necessariamente competenze di tipo accademico.

Lauree in ambito sanitario e farmaceutico

Le lauree in ambito sanitario hanno un’elevata percentuale occupazionale perché parliamo di un settore molto ampio, che include anche i professionisti della Sanità che ottengono la qualifica con la laurea triennale. Per i medici il discorso è differente perché il percorso formativo è più lungo e quindi entrano nel mondo del lavoro più avanti. Ad ogni modo il tasso di occupazione è del 90,9% a 5 anni dalla laurea.

Redazione

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