Genitori contro l’educazione sessuale a scuola
Educazione sessuale, che argomenti vorrebbero affrontare i ragazzi?
L’educazione sessuale è una materia senza dubbio molto discussa, è giusto prevederla tra le materie di studio a scuola? Molti studenti pensano di si, ma forse un po’ a sorpresa sono spesso i loro genitori a non volerla. Di recente è stata condotta un’indagine tra gli studenti lombardi su quale argomento o materia avrebbero gradito fosse trattato a scuola, non in modo occasionale, ma bensì sistematico, come una normale materia di studio insomma. Al primo posto, come materia indicata dal circa il 60% degli studenti è stato chiesto di affrontare il tema del rispetto di genere e delle minoranze etniche e religiose. Al secondo posto tra le materie di cui si sente più bisogno c’è poi proprio l’educazione sessuale, indicata dal 45% dei maschi e dal 51% delle femmine.
L’argomento è sempre di notevole interesse per gli adolescenti e anche se forse gli adulti spesso non se ne rendono conto, sono tante le curiosità dei ragazzi sul tema, con domande che faticano a trovare risposte precise. I ragazzi si confrontano con i loro coetanei e spesso si affidano alla Rete per informarsi e formarsi, ma la qualità delle informazioni condivise online non è sempre soddisfacente.
Il Laboratorio Adolescenza dell’Istituto di Ricerca IARD realizza annualmente un’indagine nazionale e anche da questa è emersa l’esigenza dei ragazzi, con percentuali che arrivano all’80%, di poter affrontare a scuola argomenti legati alla sessualità, potendo contare su una formazione adeguata, grazie al coinvolgimento di specialisti.
C’è senza dubbio un problema di risorse e di tempo a disposizione per le scuole, al momento di voler integrare nuove materie, come l’educazione sessuale, ma non ci si limita a queste criticità. Spesso i genitori non condivido affatto i desideri degli studenti e quando si tratta di affrontare argomenti che attengono alla sessualità, sono proprio loro a porre degli ostacoli.
Altri temi importanti, che i ragazzi vorrebbero poter discutere più spesso a scuola sono poi quelli delle dipendenze, da alcol, fumo e droghe e un 14% vorrebbe lezioni sull’uso corretto dei social network. Alle scuole medie inferiori forte è poi il desiderio di parlare in aula di cyber bullismo, esigenza che cala alle superiori, anche se non lo fa di pari passo al fenomeno.
Vedendo i dati raccolti, emerge con chiarezza come spesso i ragazzi sono più consapevoli del loro bisogno formativo di quanto non si rivelino gli adulti e in particolare le loro stesse famiglie. Senza dubbio molto può essere fatto dai genitori, fondamentali figure educative, ma una attiva e proficua collaborazione con la scuola, anche su temi delicati come la sessualità, sarebbe sempre auspicabile. Chi forma ed educa dovrebbe farlo a tutto tondo. Il segnale positivo in tutto questo è che la gran parte dei ragazzi riconosce il ruolo formativo della scuola e vorrebbe avere proprio tra i banchi della propria classe risposte a dubbi e curiosità.