Coronavirus: scuole chiuse, sospese gite, erasmus e prove Invalsi
Continua l’emergenza per il coronavirus, la risposta della scuola
Continua l’emergenza per il coronavirus, sale il numero dei tamponi fatti, dei contagiati e purtroppo anche dei deceduti. Le regioni più colpite sono Lombardia e Veneto, ma si registrano casi, quantomeno sospetti, in varie parti d’Italia.
Bisogna mantenere alta l’attenzione per non imbattersi nelle tante fake news sul coronavirus e non cadere vittime di ignobili speculazioni. In ogni caso la situazione ha portato all’adozione di una serie di misure per contenere il contagio, volte a salvaguardare la salute pubblica e la sicurezza.
Le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse fino al primo marzo in: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia e fino al 4 marzo nelle Marche. Entro il fine settimana si deciderà se prolungare o meno lo stop delle attività didattiche e se eventualmente estenderlo anche ad altre regioni. Sui social era circolata la notizia, rivelatasi poi falsa, che anche Lazio, Calabria e Sicilia avevano ordinato la chiusura delle scuole.
Per quanto riguarda le Università, rimangono pienamente operativi gli atenei di Firenze, Pisa e Siena che hanno però esonerato gli studenti dalla frequenza obbligatoria delle lezioni. Anche al Sud le lezioni sono in genere regolari, salvo alcune eccezioni decise a livello comunale. A Palermo regole molto rigide per chi si laurea, con il divieto per i parenti di assistere alla discussione della tesi.
Saltato lo sciopero della scuola previsto per il 6 marzo, annullato da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti, confermato invece, quello indetto da Unicobas, sempre per il giorno 6 marzo.
Dal 2 marzo dovrebbero iniziare le prove Invalsi per gli studenti delle quinte superiori, per ora nessuno slittamento previsto, ma si tratta di un’eventualità da non escludere. Per il momento nessun pericolo per l’Esame di Stato, che è in programma per metà giugno, ma senza dubbio, nelle regioni più colpite un po’ di preoccupazione non manca.
Stop alle gite e alle uscite didattiche, almeno fino al 15 marzo, nelle scuole di ogni ordine e grado, in tutta Italia. Stop anche ai progetti di scambio e di gemellaggio e a tutte le iniziative legate ai progetti Erasmus.
Per gli studenti assenti per malattia per più di 5 giorni, dal 25 febbraio al 14 marzo sarà obbligatorio portare un certificato medico, anche nelle regioni in cui era stata abolita l’obbligatorietà dello stesso, ovvero Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Marche e le Province autonome di Trento e Bolzano.