BIGnomi: 100 video di storia e letteratura
I nuovi "Bignami" proposti dalla RAI sono brevi e divertenti
Tutti gli studenti delle superiori e dell’università, almeno prima dell’era di Internet, conoscevano bene le Edizioni Bignami, manuali di preparazioni agli esami che facevano di riassunti e testi brevi il loro principale punto di forza, esistono ancora, ma i più giovani probabilmente preferiscono affidarsi a WikiPedia o a qualche video tutorial su YouTube. I tempi cambiano, la tecnologia avanza, anche il modo di studiare e insegnare ovviamente si adeguano.
Proprio per richiamare i Bignami, la RAI ha ideato i BIGnomi una risorsa gratuita e molto interessante, si tratta di 100 brevi clip video che spiegano libri, biografie di personaggi, periodi storici e molto altro ancora. Ogni video tratta in modo estremamente sintetico un tema, quasi sempre con una durata inferiore ai 3 minuti. C’è anche una pratica App gratuita, per iOS e Android che consente di salvare i video preferiti e tenerli a portata di mano, così da poter ripassare prima di un esame o un’interrogazione.
A parlare dei vari temi oggetto dei video volti noti (Grandi Nomi, Big Nomi) del mondo del cinema, della TV e della musica, come Riccardo Rossi, Max Pezzali e Micaela Ramazzotti. Attori e cantanti in un’insolita veste di tutor, per un prodotto utile, interessante, originale e mai noioso. Tra i video più visti, quello sul risorgimento, spiegato da un sempre simatico Fiorello, quello su Napoleone a cura di Elio e quelli su Italo Svevo e la Seconda Guerra Mondiale con Max Pezzali. Personaggi che molto probabilmente contribuiscono, assieme alla breve durata dei filmati e al loro ritmo veloce, a comunicare in modo efficace ai più giovani. C’è chi pensa che riassumere in modo eccessivo svilisca temi come storia o letteratura, ma di certo supporti video come questi vanno visti solo come delle pillole, utili ad un rapido ripasso, ma che certo non possono sostituire lo studio e l’approfondimento.
Poter contare su media e approcci diversi è una ricchezza e intercettare interessi, preferenze e stile comunicativo dei ragazzi, aiuta senza dubbio a farli studiare più e meglio, magari anche divertendosi un po’, cosa che non guasta mai. Studiare è una cosa seria, ma non per questo deve diventare noioso. Oggi abbiamo a nostra disposizione tantissimi strumenti e risorse (spesso gratuite) che possono arricchire l’offerta didattica, bisogna imparare a sfruttarli al meglio. Le potenzialità sono enormi, ma spesso esplorate solo in minima parte. Un progetto come i BIGnomi RAI, ad esempio è poco noto, sia dai docenti che dagli studenti, ed è un vero peccato.