Digitale

Scuola sempre più digitale tra robotica e realtà virtuale

Sempre più integrazione del digital nel sistema scolastico

Le nuove tecnologie digitali impattano ogni giorno di più sulle nostre vite, sul nostro modo di divertirci, informarci, lavorare e naturalmente anche studiare. La scuola, anche in Italia, è sempre più digitale. La tecnologia, se ben utilizzata, può senza dubbio diventare uno strumento potente e versatile per lo studio, da usare per approfondire tanti argomenti diversi ed egualmente importanti.

Molti si chiedono quale sia la strada migliore per una virtuosa integrazione del digital nel sistema scolastico e dare una risposta sintetica che metta d’accordo tutti non è certo facile. Le tecnologie che hanno fatto la loro comparsa negli ultimi decenni e che ogni giorno si potenziano e perfezionano, aprendo a nuovi scenari e a numerose possibilità, sono una vera e propria rivoluzione.

Grazie al nuovo decreto firmato dall’ex ministro dell’istruzione Marco Bussetti, le nostre scuole si avviano ad essere sempre più digitali. Sono stati infatti messi a disposizione del sistema scolastico italiano ben 20 milioni di euro da investire tutti nella creazione di ambienti scolastici finalizzati allo sviluppo di modalità di “apprendimento 2.0” che peraltro non andranno ad esclusivo beneficio degli studenti, ma anche degli stessi docenti.

A giovare di questo significativo stanziamento economico saranno circa mille scuole della Penisola che potranno dotarsi di apparecchiature in alcuni casi molto avanzate, come ad esempio laboratori di robotica, stampanti 3D, visori per realtà virtuale e molto altro.

Insomma potrebbe essere arrivato il momento di mandare in pensione le vecchie aule computer con macchine di una decina d’anni o più. Niente più aule multimediali dove si usano ancora i VHS, la rivoluzione della scuola passa per il digitale, dalla Lombardia fino alla Sicilia, per portare innovazione reale e per rendere lo studio più coinvolgente ed emozionante.

I ragazzi sono costantemente connessi, imparano ad usare lo smartphone prima di leggere e scrivere, la scuola non può permettersi di restare indietro. Non deve seguire le mode o assecondare i gusti dei più giovani, ma deve ricercare costantemente strumenti efficaci e al passo con i tempi per migliorare i processi formativi.

Lorenzo

Laureato in Beni Culturali, appassionato di scrittura e web, interessato alle tematiche della formazione.

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