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Ultimo giorno di scuola, come festeggiano gli studenti nella varie città

Feste, concerti, voglia di mare, tuffi e gavettoni

Siamo arrivati all’ultimo giorno di scuola e indipendentemente da quale sia il rapporto dei ragazzi con la stessa, tutti hanno voglia di festeggiare. Chi non ama la scuola è ovviamente ben contento di avere davanti circa 3 mesi in cui poterci stare alla larga, chi la apprezza maggiormente è comunque felice di aver concluso un percorso e magari di aver portato a casa dei ben voti e relative soddisfazioni.

Complici le temperature che in molte città sono elevate e accompagnate da giornate di sole, seguite ad un lungo periodo di tempo instabile, c’è voglia di mare, tuffi e gavettoni ed è proprio così che in tanti salutano l’anno scolastico, da nord a sud.

In ogni città si festeggia in modo diverso, ma spesso non mancano elementi comuni, come gli scherzi e i momenti di gioco tra amici, per salutarsi prima delle vacanze estive. Sui festeggiamenti legati alla chiusura delle scuole è stato anche condotto un sondaggio, promosso da un sito di settore, dal quale è emerso come i modi più diffusi per far festa siano le battaglie di gavettoni, i bagni di acqua, così come anche feste, concerti ed altri eventi.

A Venezia resiste l’usanza, per i più spericolati, di tuffarsi in un canale, a Milano alcuni studenti fanno un tuffo rinfrescante nei Navigli, in zona Darsena: una sorta di rito per togliersi di dosso le fatiche dell’anno scolastico appena concluso. Chi può, specie al sud va al mare, chi si trova vicino ad un lago sceglie invece quest’ultimo. A Como purtroppo il festeggiamento di uno studente che s’è tuffato nel lago è finito in tragedia, il 15enne infatti è morto.

Il ragazzo con i suoi compagni di classe erano nella spiaggia più frequentata della città, quando il giovane di origine ghanese, che non sapeva nuotare è stato sorpreso dalla conformazione del fondale che improvvisamente scende e fa mancare la presa sotto ai piedi. Il ragazzo è scomparso in un attimo ed i suoi compagni hanno subito allertato vigili del fuoco e polizia, che l’hanno recuperato circa 30 minuti dopo, adagiato sul fondale a nove metri di profondità. Il giovane studente è stato portato al più vicino ospedale, ma non c’è stato nulla da fare per salvarlo. Una fine d’anno scolastico decisamente tragica per la sua famiglia e per i suoi compagni che hanno assistito impotenti al tragico incidente.

Festeggiare la fine della scuola è diritto di ogni ragazzo, ma bisogna sempre farlo in sicurezza per scongiurare tragedie di questo tipo.

Alessandra

Web writer nata e cresciuta a Bologna, tra tortellini e canzoni di Lucio Dalla e Gianni Morandi. Studentessa di Lettere Moderne con la passione per la scrittura

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